Campo di concentramento Sachsenhausen

Il campo di concentramento di Sachsenhausen si trova a 35 km a Nord di Berlino, nella piccola cittadina di Oranienburg ed è raggiungibile tramite la linea S della metropolitana di Berlino.

Il nome attuale del campo è Gedenkstätte und Museum Sachsenhausen.

Si tratta di un campo di concentramento dove tantissime persone venivano deportate e costrette a lavorare in condizioni disumane. La struttura è stata praticamente distrutta durante i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, ma alcune parti come ad esempio la torretta e i sotterranei sono rimasti intatti, mentre il resto è stata ricostruito e convertito in area museale.

La scritta “Arbeit macht frei” e la struttura del campo

Come negli altri lager, l’ingresso del campo è rappresentato da un cancello con la triste epigrafe «Arbeit macht frei» che significa “il lavoro rende liberi“.

Il campo di concentramento di Sachsenhausen era ritenuto un esempio per tutti gli altri centri detentivi in cui venivano deportati i prigionieri, sia per la sua efficiente struttura architettonica che per il trattamento che veniva fatto subire ai prigionieri stessi.

La struttura iniziale, costruita nel 1936, presentava un disegno a forma di triangolo isoscele. Questa forma consentiva una sorveglianza più efficace da parte delle guardie. La zona situata nella punta del triangolo, conosciuta come “Zona A”, ospitava gli uffici amministrativi, i dormitori delle SS e i magazzini. Le baracche dei prigionieri si estendevano lungo i lati del triangolo. La struttura iniziale fu successivamente ampliata con l’aggiunta di settori specifici per prigionieri politici, criminali comuni, ebrei e altri gruppi.

Quante persone morirono nel campo di concentramento vicino Berlino

Nel campo morirono circa 30 mila persone a seguito delle condizioni disumane e delle torture subite dall’esercito nazista. Fame, malattie, maltrattamenti, lavoro forzato o vittime delle esecuzioni da parte dei soldati nazisti, così trovarono la morte decine di migliaia di persone, ritenute inizialmente come oppositori politici del nazionalsocialismo, poi anche persone biologicamente inferiori.

Il campo fu liberato il 22 aprile 1945 dalle truppe sovietiche durante la Seconda Guerra Mondiale. Le forze dell’Armata Rossa giocarono un ruolo cruciale nella liberazione dei detenuti, ponendo fine alle atrocità del campo.

Sachsenhausen dopo il nazismo

Alla fine della guerra, i russi si appropriarono del campo e lo dichiararono come Campo speciale n.1. In pratica si trattava di un altro lager di internamento, dove stavolta furono rinchiusi soldati tedeschi considerati anti-comunisti e collaboratori nazisti. Il campo fu chiuso definitivamente nel 1950.

Nel 1956 il campo viene identificato come monumento nazionale. Nel 1961 apre il Museo Nazionale di Sachsenhausen con un obelisco in memoria delle vittime del campo, dove Renè Graetz scolpisce la scultura denominata “Liberazione”. Nel museo sono esposte opere d’arte create dagli stessi prigionieri durante la reclusione, oltre ad immagini, ricostruzioni di modelli in scala, documenti e testimonianze che narrano la durissima vita nel campo.

Il luogo della memoria e il museo appartengono alla Stiftung Brandenburgische Gedenkstätten. Si tratta di un’organizzazione che gestisce e preserva i siti storici legati ai crimini nazisti. La fondazione si impegna nella documentazione storica, nell’educazione e nella conservazione dei luoghi di memoria legati al periodo del nazismo.

La visita al campo di concentramento di Sachsenhausen

Durante la visita a Sachsenhausen, si attraversano luoghi e spazi intrisi di dolore. Si cammina tra le baracche e lungo i corridoi, e si entra dentro le camerate in cui hanno perso la vita moltissimi prigionieri.

Il capannone 38 è adibito a museo e racconta le condizioni di vita dei tanti ebrei rinchiusi nel campo. Nei capannoni adibiti ad infermeria invece, si eseguivano esperimenti sui prigionieri oppure si facevano loro subire mutilazioni ed interventi chirurgici su basi mediche completamente infondate.

Venivano anche iniettati virus o sperimentati farmaci, per verificare poi le conseguenze direttamente sui corpi dei prigionieri. Molti deportati furono sterilizzati, il tutto senza alcuna possibilità di ribellione e nella totale contrarietà dei pazienti stessi. Mentre nel cortile del campo si praticava l’impiccagione.

Il campo di Sachsenhausen è visitabile tutto l’anno, sono disponibili anche visite guidate, e l’entrata è gratuita.

Come raggiungere Sachsenhausen

Il campo si trova all’indirizzo Str. der Nationen 22, 16515 Oranienburg, Germania.

Dalla stazione Hauptbahnhof di Berlino prendi il treno regionale RE5, l’ultima fermata è Orarienburg. Puoi anche decidere di prendere la S-Bahn linea S1.

Arrivato alla stazione di Oranienburg, prendi il BUS 804 (fermata Malz, Hanker) e scendi alla fermata Sachsenhausen.

Acquistando la Welcome Card zona ABC è possibile raggiungere la fermata gratuitamente con la linea S1 della S-Bahn.

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